Accogliere lo straordinario nelle cose semplici (Lc 2,1-14) (S. Natale)

1.      INTRODUZIONE E SENSIBILIZZAZIONE

 

Accoglienza dei partecipanti

  • Accoglienza di ognuno e introduzione: “Dopo questo cammino di preparazione, oggi celebriamo il grande giorno, il Natale del Signore. Il giorno in cui il Verbo si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi”



Introduzione al tema e alla metodologia

  • Tema: “Oggi il tema del nostro incontro è ACCOGLIERE LO STRAORDINARIO NELLE COSE SEMPLICI”.
  • La Metodologia. Non staremo solo seduti ad ascoltare ma vivremo questo incontro con tutto di noi stessi: non solo mente ma soprattutto cuore, immaginazione, sentimenti…
  • Regole di partecipazione: Per vivere questo incontro dobbiamo accettare delle regole di gruppo:
  • Ognuno sarà libero di eseguire le consegne, senza sentirsi costretto o condizionato dagli altri;
  • Ognuno parla in prima persona, evitando di rispondere ad altri o creare discussioni;.
  • D’altra parte, ognuno si impegna ad accogliere ciò che gli altri dicono senza giudicare, ridere o commentare;
  • Ciò che ci diremo deve rimanere solo tra noi”.

 

Invocazione allo Spirito Santo

  • Il facilitatore accende una candela grande o una lanterna “Oggi una grande luce è brillata nelle tenebre. È nato il Bambino di Betlemme, Gesù…. Possiamo in questo momento guardare all’azione dello Spirito Santo nella giornata di oggi, vedere quanto Lui ha rinnovato le nostre forze, portando una vita nuova… Senti quanto sei cresciuto in questo cammino di avvento…” (momento di silenzio)
  • Lodiamo insieme lo Spirito e la Trinità tutta dicendo:  Gloria al Padre

Presentazione dei partecipanti

  • Presentazione con foto linguaggio e associazione al tema: seguendo tutte le indicazioni per il foto linguaggio, far scegliere una foto che esprima una caratteristica del Natale. A giro, poi, ciascuno condivide

Camminata con giochi di ruolo

  • “Invito adesso ad alzarsi e a camminare liberamente in questo spazio centrale…”
  • “Adesso fermati, chiudi gli occhi e al tre riaprendoli non sarai più te stesso ma un uomo d’affari che deve giungere rapidamente a un incontro… 1,2,3. Cammini veloce perché non vuoi arrivare in ritardo, non vedi niente e nessuno intorno a te perché la tua unica preoccupazione è arrivare puntuale… Attraversi con il rosso e una macchina ti suona il clacson ma a te non importa perché ciò che devi fare è più importante… Cosa senti in questo momento? Esprimi a voce alta….”
  • “Adesso fermati, chiudi gli occhi e al tre, quando li riaprirai, sarai un bambino vicino alla mamma, che cammina sicuro accanto a lei… 1,2,3. Cammini e senti la presenza della mamma vicino a te, non c’è nulla che ti spaventa perché sei al sicuro… adesso corri un po’ più veloce, non hai paura di distanziarti da lei perché sai che il suo sguardo ti segue… Cosa senti in questo momento? Esprimi a voce alta…”
  • “Adesso fermati chiudi gli occhi e al tre, quando li riaprirai, sarai di notte in una città straniera, dove non conosci nessuno 1,2,3. Cammini al buio e cerchi un luogo dove poterti riparare nella notte, ma non trovi nulla. Vedi intorno a te ubriachi, persone con revolver, cominciano a gridarti dietro, in una lingua che non conosci, ti si avvicinano e ti minacciano… Cosa senti in questo momento? Esprimi a voce alta…”
  • “Adesso fermati chiudi gli occhi e al tre, quando li riaprirai, tornerai ad essere te stesso. 1,2,3”

Emersione del bisogno/desiderio

  • “Ora riprendi di nuovo a camminare e pensa alla tua vita… a quando hai vissuto esperienze simili a queste… e lascia emergere un desiderio / bisogno che senti per poter vivere nella semplicità in tutte le cose, non lasciandoti sopraffare dagli eventi…”. Frase invito: “Per vivere, nella semplicità, libero dai condizionamenti esterni ho bisogno di…”



2.      INCONTRO CON LA PAROLA

 

Lettura di Lc 2,1-14

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.

Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.

Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.

C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

Commento

“Stiamo assistendo alla storia nascita di Gesù. Luca ci racconta all’inizio del suo Vangelo di un fatto molto importante: l’imperatore ha emesso un decreto che dispone il censimento in tutto l’impero. Tutti devono andare a registrarsi, ciascuno nella propria città natale. Giuseppe era della casa e della famiglia di Davide. Quindi salì dalla città di Nazareth e dalla Galilea alla città di Davide chiamata Betlemme, in Giudea, per registrarsi con Maria, sua moglie, che era incinta”.

Camminata con inversione di ruolo

“Invito tutti ad alzarsi e camminare in questo spazio, ma a coppie, pensando a questo cammino che Giuseppe e Maria hanno dovuto affrontare… ora invito a fermarsi e chiudere gli occhi, e riaprendoli, la persona che è a destra sarà Giuseppe e quella a sinistra sarà Maria… sarete la Sacra Famiglia, che si sta dirigendo verso Betlemme… 1,2,3…”

“Maria, Giuseppe, da quanto tempo siete in viaggio…

Giuseppe, Maria è ora in procinto di partorire, è già vicino al completamento della gravidanza, ma è necessario arrivare a Betlemme, è necessario trovare un posto per pernottare… come ti senti José in questa situazione?… Esprimi a voce alta…

Maria… stai portando in grembo il Figlio di Dio… Hai trovato grazia agli occhi del Signore… Tu sei in questo lungo viaggio e sei in procinto di dare alla luce Gesù… che cosa senti Maria?. … Esprimi a voce alta…

Maria, Giuseppe… siete stati scelti per essere protagonisti della storia della salvezza … che cosa senti? … Esprimi a voce alta… ”

“Ora, fermatevi, chiudete gli occhi e al tre riaprendoli sarete di nuovo voi  stessi …”

1,2,3 …

Rispecchiamento

“Vi invito ora a sedervi. Pensate alla vostra vita, cosa dice alla vostra vita l’esperienza vissuta? (Condivisione)



Lettura con commento

“Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio”.

Commento: “Luca descrive in dettaglio la povertà e la semplicità che circonda la venuta al mondo del Salvatore: la mancanza di un posto in casa, la mangiatoia degli animali che diventa la culla di Gesù, panni improvvisati che avvolgono il bambino… È in condizioni di povertà, di semplicità, di fragilità, che Dio si manifesta agli uomini e offre loro salvezza…”.

Schematizzazione della  scena

“Giuseppe e Maria non trovano un posto dove stare, e finiscono in una stalla. Maria (Mettere un panno rosa chiaro) entra in travaglio, Giuseppe è al suo fianco (Mettere un panno blu). Nasce il bambino, Gesù è deposto in una mangiatoia (mettere un panno marrone per  la mangiatoia e su di esso il panno giallo che è Gesù).  E siccome siamo in una stalla, accanto a questa scena ci sono alcuni animali, una capra (stoffa beige), una pecora (panno bianco), un asino (panno grigio) e un bue (panno marroncino)”.

Specchio

“Cosa sta accadendo in questo momento in questa scena? Quali sentimenti, emozioni sono trasmessi da questa scena?…”

 

Lettura con commento

“C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia»”.

Commento: “Pastori. Considerati maleducati, violenti, marginalizzati, che invadono le proprietà altrui con le greggi… Essi sono stati spesso considerati accanto ai pubblicani e peccatori…

Luca mette proprio questi marginalizzati a ‘testimoni’ che accolgono Gesù. L’evangelista suggerisce, quindi, che Gesù viene per i peccatori e gli emarginati; l’arrivo di un tale ‘salvatore’ è una ‘buona notizia’: d’ora in poi i poveri, i deboli, gli emarginati, i peccatori sono invitati ad unirsi alla comunità dei figli amati di Dio. Vengono a rispondere a questa salvezza che Dio offre loro in Gesù e sono invitati a far parte della comunità della nuova alleanza, la comunità del ‘regno’”.

Schematizzazione della scena

Mettere in scena in questo momento pastori.

“Abbiamo l’angelo che annuncia la nascita dei pastori di Gesù (panno azzurro). Così abbiamo qui alcuni di questi pastori: abbiamo uno che è lì solo per curiosità, che vuole fare il test se è vero (mettere un panno scuro), un altro che ha fede e che crede veramente che questo bambino è il Messia (mettere un panno verde) e un altro che è lì solo perché ci sono gli altri, indifferente (mettere un altro panno).

Specchi

“Cosa sta accadendo in questo momento in questa scena? Quali sentimenti, emozioni escono dalla scena?”

inversione di ruolo con il personaggio scelto

“Ora chiedo a tutti di alzarsi e camminare attorno alla scena, a guardare ognuno dei personaggi. (Ripresenta tutti i personaggi). Ascolta che cosa stanno dicendo, cosa stanno vivendo… Ti invito ora ad avvicinarti a quel personaggio che sta dicendo  qualcosa alla tua vita, o che ti incuriosisce… non necessariamente quello in cui ti ritrovi…. Ti invito ad avvicinarti a quel personaggio”.

(Dopo che tutti hanno scelto un personaggio) “Ora vi invito a chiudere gli occhi e al tre diventerete il personaggio che avete scelto, continuando ad occhi chiusi. Passerò e toccherò la vostra spalla, e quando vi sentirete toccati potrete dire a voce alta chi siete e cosa state sentendo in questo momento della scena… 1,2,3… (Passare possibilmente vicino a tutti)…

Ora al tre tornerete ad essere voi stessi e tornerete a sedervi. 1,2,3″

Rispecchiamento

“Ora, guardando a questa scena, che cosa sta dicendo alla tua vita? Condividiamo brevemente…”

 

 




Visualizzazione guidata

“Ora invito tutti a chiudere gli occhi (musica di fondo). Immaginate questa scena che abbiamo appena visto, Maria, Giuseppe … (ricordate ancora una volta tutti i personaggi). Mettiti ora anche tu dentro questa scena: puoi essere Maria, Giuseppe, Gesù o anche un pastore … o uno degli animali nella stalla o addirittura la mangiatoia che ha accolto Gesù, o un uccello che vola intorno, o nell’angelo che ha annunciato ai pastori….  Dal luogo dove ti trovi vedi arrivare una moltitudine di altri angeli … ti rendi conto che sono tutti sono nella gioia e cantano le lodi a Dio, dicendo: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli, e pace in terra agli uomini che egli ama”. Ascolta questa canzone … se vuoi, ti puoi anche unire a questo coro di angeli che lodano… Guarda tutto ciò che sta accadendo … cosa che colpisce particolarmente? Cosa senti nel tuo cuore? … ”

“Ora esci dalla scena e torna ad essere te stesso, rimanendo con gli occhi chiusi…”.

Immaginazione facilitata

“Ispirato da questa storia, lascia emergere dal tuo cuore un’immagine correlata alla tua vita, forse una situazione già vissuta… forse una immagine metaforica… un paesaggio della natura… Può darsi che più immagini sorgano, lascia che queste immagini arrivino, non giudicarle…  scegli quella che più ti attrae… guardala, senti l’emozione che ti porta….  poi puoi riaprire gli occhi…”

Condivisione

Condividere l’immagine e l’emozione. Se c’è tempo, concludere con una partecipazione finale.

 

 

3.      PREGHIERA CONCLUSIVA

 

Preghiera

  • Posizionare al centro la candela grande che rappresenta lo Spirito Santo e, se possibile, un’icona o statua che rappresenti la nascita di Gesù oppure, se c’è, avvicinarsi al presepe
  • Preghiere spontanee
  • Conclusione con il Padre Nostro e/o con un canto di Natale conosciuto da tutti

Alla fine, ognuno dice una parola sintesi di ció che porta a casa alla fine dell’incontro

NATALE – Scaletta con consegne dettagliate



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