L’INCONTRO COME ESPERIENZA DI GIOIA (Lc 2,16-21) (S. Maria Madre di Dio – 1 gennaio)

1.      INTRODUZIONE E SENSIBILIZZAZIONE

 

Accoglienza dei partecipanti

  • Accoglienza di ognuno e introduzione: “Dopo la Nascita di Gesù, la Liturgia ci propone oggi di festeggiare Colei che ha partecipato in prima persona al progetto di Dio: Maria. La Chiesa la festeggia oggi e la proclama Madre di Dio. Il vangelo che ci è proposto ci riconduce ancora al Natale, alla scena della grotta di Betlemme, e ci fa vedere l’incontro della Santa Famiglia con i pastori



Introduzione al tema e alla metodologia

  • Tema: “Oggi il tema del nostro incontro è L’INCONTRO COME ESPERIENZA DI GIOIA”.
  • La Metodologia. Non staremo solo seduti ad ascoltare ma vivremo questo incontro con tutto di noi stessi: non solo mente ma soprattutto cuore, immaginazione, sentimenti…
  • Regole di partecipazione: Per vivere questo incontro dobbiamo accettare delle regole di gruppo:
  • Ognuno sarà libero di eseguire le consegne, senza sentirsi costretto o condizionato dagli altri;
  • Ognuno parla in prima persona, evitando di rispondere ad altri o creare discussioni;.
  • D’altra parte, ognuno si impegna ad accogliere ciò che gli altri dicono senza giudicare, ridere o commentare;
  • Ciò che ci diremo deve rimanere solo tra noi”.

Invocazione allo Spirito Santo

  • Il facilitatore pone al centro una immagine di Maria e una candela “Siamo soliti invocare lo Spirito Santo all’inizio del nostro incontro. Oggi vogliamo relazionarci con Lui in particolare ringraziandoLo per quello che ha compiuto in Maria e che ora può compiere in ciascuno di noi… Come hai sentito oggi l’azione dello Spirito nella tua vita? Ripensa alla tua giornata, alle scelte, alle spinte all’amore e dono della vita… ritrova in te l’esperienza che anche Maria ha fatto…” (momento di silenzio)
  • Lodiamo insieme lo Spirito e la Trinità tutta dicendo:  Gloria al Padre

Camminata con associazione al tema

  • “Vi invito ora ad alzarvi e a camminare liberamente in questo spazio, avendo attenzione a non invadere lo spazio degli altri… mentre camminate vi invito a pensare alla vostra giornata… a tutte le persone che avete incontrato oggi, da questa mattina in poi… vi invito a risentire, dentro di voi le emozioni che avete sperimentato in questi incontri, e a fermarvi in particolare su quella relazione che oggi vi ha donato più emozione… Se oggi non avete vissuto incontri particolari, vi invito a pensare a quella persona che vi suscita più emozione all’incontrarla….”

Statua corporea

  • “Ora vi invito a fermarvi e, al tre, ad esprimere con il vostro corpo, come facendo una statua, l’emozione che sentite ripensando a quell’incontro più significativo. 1, 2, 3”
  • “Ora passerò vicino a voi, toccherò la vostra spalla e potrete esprimere, con una parola, come vi sentite in questo momento, ripensando a questo incontro” (passare possibilmente da tutti)

Emersione del bisogno/desiderio

  • “Ora riprendi di nuovo a camminare e pensa alla tua vita… ai tuoi incontri… alle tue relazioni… e lascia emergere un desiderio / bisogno che senti per poter vivere ogni incontro come fonte di gioia…”. Frase invito: “ho bisogno di…”
  • Possiamo tornare a sederci ed accogliere la Parola del vangelo di oggi.

 

 

2.      INCONTRO CON LA PAROLA

 

Lettura di Lc 2,16-21

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.

I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

 

  1. L’arrivo dei pastori

Commento

“Stiamo leggendo il vangelo di Luca, e questo evangelista ci racconta che i primi ad incontrare Gesù sono stati i pastori. Il vangelo inizia con le parole ‘senza indugio’… quale sarebbe potuta essere la motivazione dell’indugio? Certamente quello che hanno sentito dall’angelo… non era una cosa normale, parlare di un Salvatore che giace in una mangiatoia. Essi però ‘andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia’”.

Schematizzazione della scena

“Proviamo a rendere presenti i personaggi di questo racconto:

  • Maria (telo rosa)
  • Giuseppe (telo azzurro)
  • Il bambino Gesù (rappresentato con una statua)

E i pastori appena arrivati: e li rappresentiamo così:

  • Un pastore che ha sempre atteso l’arrivo del Salvatore, ed è partito senza indugio perché ha creduto alle parole dell’angelo (telo verde)
  • Un pastore che ha molti dubbi su quanto detto dall’angelo ed è partito senza indugio per verificare se è veramente così (telo arancione)
  • Un pastore che non crede assolutamente a quanto è stato detto dall’angelo, ed è partito senza indugio per dimostrare agli altri la falsità di quello che hanno ascoltato e che il Salvatore del mondo non può essere un bambino in una mangiatoia (telo scuro).”

Adesso questi tre pastori sono appena entrati nella grotta e, come dice la Parola, vedono Maria, Giuseppe e il Bambino avvolto nella mangiatoia… cosa avranno pensato? Cosa avranno detto?”

Scelta del personaggio con inversione di ruolo

“Ora chiedo a tutti di alzarsi e camminare attorno alla scena, a guardare ognuno dei personaggi. (Ripresentare tutti i personaggi, anche Maria e Giuseppe). Ascolta che cosa stanno dicendo, cosa stanno vivendo… Ti invito ora ad avvicinarti a quel personaggio che sta dicendo  qualcosa alla tua vita, o che ti incuriosisce… non necessariamente quello in cui ti ritrovi….”.

(Dopo che tutti hanno scelto un personaggio) “Ora vi invito a chiudere gli occhi e al tre diventerete il personaggio che avete scelto, continuando ad occhi chiusi. Passerò e toccherò la vostra spalla, e quando vi sentirete toccati potrete dire a voce alta chi siete e cosa state sentendo in questo momento della scena… 1,2,3… (Passare possibilmente vicino a tutti)…”

Alla fine, si invita a che rimanga una sola persona per personaggio, mentre gli altri vanno a sedersi.  Si invitano tutti ad indossare il telo del proprio personaggio e a sentirsi dentro il personaggio.

Drammatizzazione semplificata con intervista al  personaggio

Il facilitatore inizia ad intervistare ciascuno, fermandosi in particolare sui pastori, facendo emergere il proprio pensiero e le emozioni e i sentimenti in quella scena: “Cosa senti in questo momento della scena? Vuoi esprimere qualcosa agli altri personaggi?”

Specchi

Far esprimere eventuali specchi a chi sta fuori o eventualmente chiedere a chi sta fuori di fare domande ai vari personaggi: “Cosa sta esprimendo questo personaggio? Quali emozioni, sentimenti traspaiono in lui?”


Drammatizzare  l’incontro con il Bambino Gesù.

Dopo che ogni personaggio si è espresso, anche eventualmente interagendo con gli altri, il facilitatore chiede a Maria di prendere in braccio il bambino Gesù e di esprimere un’emozione – sentimento facendo questo gesto, e invita a passarsi l’un l’altro il bambino tra le braccia di modo che tutti i personaggi possano vivere personalmente questo incontro, esprimendo con parole o gesti le loro emozioni. Alla fine viene riposto Gesù vicino a Maria e Giuseppe.

Anche qui si fanno specchi da fuori.

Tutti diventano un pastore con inversione di ruolo

“Adesso invito tutti quelli che stanno fuori dalla scena a chiudere gli occhi, e al tre, quando li riaprirete, non sarete più voi stessi ma anche voi sarete un pastore, che si trova in questo momento della scena, e vi potrete alzare ed entrare nella scena mettendovi come e dove preferite. 1,2,3” (tutti si posizionano nel presepe)

Drammatizzazione libera (musica di fondo natalizia)

“Adesso ti trovi anche tu in questa scena. Se vuoi, puoi avvicinarti, prendere anche tu in braccio il bambino, oppure dire qualcosa a questi personaggi che sono nella scena, che tu hai già sentito parlare”…  Si lascia libera espressione ai pastori, facilitando in caso l’espressione dei sentimenti quando necessario.

Alla fine, si chiede tutti ad uscire dal ruolo e tornare a sedersi, lasciando ancora la scena nel mezzo.

Soliloquio del personaggio centrale: Maria

‘Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore’

“Come Maria ha vissuto tutto questo? C’è qualcuno che vorrebbe dar voce ai pensieri e ai sentimenti di Maria, davanti a tutto questo? A quanto Maria sta meditando nel cuore?”

Si invita alcuni a fare un soliloquio di Maria, eventualmente si fanno specchi da fuori. Almeno 3 persone.

Rispecchiamento e condivisione

Chiedere a chi desidera di condividere quanto ha sperimentato e cosa dice tutto questo  alla sua vita oggi

 

  1. Il rientro dei pastori

Visualizzazione guidata del ritorno dei pastori (musica di fondo)

“Ora vi invito a chiudere gli occhi, e a trovare una posizione comoda… immaginate davanti a voi di nuovo questa scena… ora mettetevi anche voi in questa scena, non più come pastori ma in un personaggio che li vede da fuori… un bambino che sta anche lui, li, ed ha visto questo incontro tra la Santa Famiglia e i pastori… oppure un uccellino che guarda la scena dall’altro di un ramo…

Ora vedi che i pastori salutano Maria, Giuseppe, il Bambino, stanno andando via… vedi la loro gioia, i loro volti sereni e pieni di stupore per l’accaduto… e li segui mentre loro rientrano… senti quello che dicono, cominciano a parlare tra loro delle meraviglie che hanno visto… non finiscono di lodare e di cantare al Dio che li ha visitati… Ora arrivano al loro villaggio, li vedi entrare nelle loro case, ma tutti subito escono per riunirsi ed ascoltare la loro storia… vedi qualcuno piangere di gioia e di commozione, altri anche loro si uniscono a lodare e glorificare Dio…

Cosa senti davanti a tutto questo che stai vedendo?

Ora ti invito ad uscire da questa scena e tornare ad essere te stesso…”

Immaginazione facilitata (cambiare musica di fondo)

“Continuando ad occhi chiusi, pensa ora alla tua vita, alle esperienze in cui tu hai fatto esperienza di incontrare Gesù, o attraverso l’Eucaristia, o attraverso la tua comunità, o in qualche esperienza nella natura…  Ispirato da questa storia, lascia emergere dal tuo cuore un’immagine correlata alla tua vita, dove anche tu, come i pastori, comunichi la tua esperienza di incontro con Dio… forse una situazione già vissuta… forse una immagine metaforica… un paesaggio della natura… Può darsi che più immagini sorgano, lascia che queste immagini arrivino, non giudicarle… scegli quella che più ti attrae… guardala, senti l’emozione che ti porta….  poi puoi riaprire gli occhi…”

Condivisione

Condividere l’immagine e l’emozione sperimentata. Se c’è tempo, concludere con una partecipazione finale.

 

 

3.      PREGHIERA CONCLUSIVA

  • Posizionare al centro la statua del Bambino Gesù, l’immagine di Maria e il cero usati all’inizio
  • Preghiere spontanee
  • Conclusione con il Padre Nostro e/o con un canto di Natale conosciuto da tutti

Alla fine, ognuno dice una parola sintesi di ció che porta a casa alla fine dell’incontro

 

1 GENNAIO – MARIA MADRE DI DIO – Scaletta sintesi

1 GENNAIO – MARIA MADRE DI DIO – Scaletta con consegne dettagliate



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