NATURA E FINE



Dagli Statuti e Regolamenti di Semente Viva:

 
2. L’Associazione “Semente Viva” si propone come fine l’evangelizzazione e si pone a servizio della Chiesa, da cui riceve la sua missione evangelizzatrice.

2.1. I Membri di “Semente Viva”, accogliendo il comando di Gesù agli Apostoli: “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” (Mt 28,19-20), sentono la necessità e l’urgenza di comunicare a tutti, nessuno escluso, la Buona Notizia che ha riscaldato loro il cuore, per inserirli nella vita trinitaria. Fanno così propri i sentimenti di San Paolo: “Infatti annunciare il Vangelo non è per me un vanto, perché è una necessità che mi si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo!” (1Cor 9,16). Per questo, in base al proprio modo di appartenenza e nel rispetto del proprio stato di vita, si propongono di unire le proprie forze ed i propri doni collaborando insieme per l’evangelizzazione.



2.2. All’uomo d’oggi, spesso ferito dalla lontananza da Dio e dal fallimento nelle relazioni a tutti i livelli, Semente Viva desidera offrire uno spazio d’incontro dove poter trovare o riscoprire la Relazione con Colui che solo può sanarlo e dargli pace, ma anche dove poter vivere relazioni vere; desidera che ogni uomo sperimenti non solo la gioia di appartenerGli ma anche la bellezza di appartenere alla Sua Chiesa.

Essa opera ispirandosi a tre scelte fondamentali, fatte proprie da ogni singolo Membro:
a. un’evangelizzazione comunitaria;

2.3. Credendo nella forza della comunione fraterna, l’azione evangelizzatrice viene portata avanti comunitariamente. Insieme si discernono le attività, si elaborano le strategie e si realizzano. Ogni Membro, qualora fosse impossibilito a partecipare, accompagnerà l’attività con l’intercessione e la preghiera.
2.4. La comunione fraterna è la forza che sostiene ciascun Membro anche nelle azioni pastorali svolte a livello personale.

b. un’evangelizzazione nella gioia del Signore Risorto;

2.5. L’evangelizzazione si sviluppa innanzitutto a partire dall’esperienza di fede e di incontro con il Signore Risorto vissuta personalmente, che traspare dalla serenità di vita e dalla gioia di sentirsi nelle mani di Dio. Ogni Membro testimonia perciò, attraverso questa gioia, l’incontro che ha trasformato la propria vita, indicando l’Unico Salvatore che può donare la vera felicità.
2.6. Ogni azione evangelizzatrice di “Semente Viva” vuole offrire ai destinatari un’opportunità di incontro con il Signore Risorto, perché anch’essi sperimentino la vera gioia di sentirsi da Lui amati.
2.7. L’Associazione si pone in ascolto dell’uomo, della sua ricerca di felicità e, partendo da ciò in cui lui la cerca, lo porta a conoscere Gesù. Diventa così una strategia di evangelizzazione partire dalle “gioie” per arrivare alla “Gioia”.

c. una evangelizzazione guidata dall’Amore Provvidente di Dio Trinità.

2.8. Nella consapevolezza che la storia è guidata dal Signore con il Suo Amore provvidente, “Semente Viva” desidera lasciarsi condurre da Lui in ogni scelta. Per questo ogni discernimento sulle azioni pastorali, sulle strategie, sui destinatari, sui tempi e luoghi è fatto in ascolto della presenza di Dio Trinità che opera nella storia, facendo particolare attenzione ai fatti, alle persone che si incontra, alle opportunità che il Signore pone sulla strada.
Ciascun Membro fa proprio questo sguardo aperto all’azione di Dio, educandosi a coglierla innanzitutto nella propria storia personale e nel proprio quotidiano, per poterla scorgere poi nella Associazione.
Essa vede nelle persone che partecipano alle attività i soggetti cui Dio desidera comunicare il Suo amore; con essi cerca di rivivere l’incontro che Filippo ha vissuto con l’eunuco sulla strada che scendeva da Gerusalemme a Gaza (cf. At 8,26-40). Ogni fratello o sorella che è posto sulla strada infatti è una persona in cerca di risposte, di confronto, di incontro vero; ad essa l’Associazione è inviata per dare l’annuncio ed offrire l’incontro con il Signore che dà la pienezza della gioia: “Quando risalirono dall’acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l’eunuco non lo vide più; e, pieno di gioia, proseguiva la sua strada.” (At 8,39).
2.9. L’Associazione si abbandona alla Provvidenza anche per le necessità materiali legate alla sua azione pastorale.

3. L’Associazione coltiva e alimenta la comunione con i Vescovi delle Diocesi in cui opera; in particolare, mantiene costanti e strette relazioni con il Vescovo della Diocesi di Trieste, dove l’Associazione è sorta, prestando filiale obbedienza alle sue disposizioni.

3.1. Pur essendo di natura privata e non essendone obbligata, l’Associazione sceglie di mantenere con il Vescovo diocesano una stretta comunicazione, presentandogli ogni anno un fedele rendiconto delle sue attività pastorali e della situazione economica, e tenendolo costantemente informato sulla vita dell’Associazione.