Un regno differente (Gv 18,33-37) – PCP Animatore

MATERIALI PER L’INCONTRO:

– Foglietto per i partecipanti (p.) e DVD dell’incontro,
– una candela
– un telo rosso,§
– un’immagine di Gesù.



Accoglienza

(Presentazione dei partecipanti nuovi, eventuali notizie… Dare a tutti il foglietto dell’incontro e lasciare a disposizione alcune penne per scrivere le proprie annotazioni).

Segno della croce e un breve momento di preghiera allo Spirito Santo

(Porre una candela accesa al centro, simbolo dello Spirito Santo).

“Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. “Amen”

“Oggi concludiamo il nostro viaggio, il nostro anno liturgico… La settimana prossima entreremo nel tempo dell’Avvento… e oggi la liturgia ci pone davanti a Gesù, Re dell’Universo… Abbiamo messo questa candela in mezzo a noi per simbolizzare la presenza dello Spirito Santo in noi, che ci guida… Vogliamo, in questo momento, chiedere a Lui la luce per verificare la nostra vita… Gesù è davvero il Re della mia vita? Vi chiedo di chiudere gli occhi e di riconoscere, in questa settimana, in questo giorno, un tuo vissuto che ha espresso la signoria di Gesù nella tua vita… qualcosa certamente ispirato dallo Spirito Santo”(…)

“Se riconosci in te questo abbandono, questa scelta di considerare Gesù re della tua vita, ti chiedo di vivere una preghiera di ringraziamento nel tuo cuore, in silenzio; se percepisci, invece, che Lui è ancora al secondo, terzo o quarto posto… chiedi, sempre in silenzio, che possa riconoscere il Suo regno nella tua vita” (…)

(Lasciare qualche minuto di silenzio, in modo che ognuno possa vivere la preghiera in modo personale. La preghiera condivisa sarà alla fine dell’incontro. Concludere questo momento con un ritornello allo Spirito Santo che tutti conoscono o con la preghiera del Gloria: Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen).

 

“Accogliamo ora la Parola di Dio che ci accompagnerà in questo incontro”.

Lettura del Vangelo (Gv 18,33-37)

(Qualcuno legge il testo dal foglietto che hanno ricevuto. In questo caso, diamo la preferenza al foglietto rispetto alla Bibbia, in modo che tutti possano accedere alla stessa traduzione usata nella liturgia).

In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?».

Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».

Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

Introduzione alla lettura personale

“Vogliamo che questa Parola tocchi profondamente ognuno di noi. Pertanto, ora, faremo alcuni istanti di silenzio, in modo che ognuno possa rileggere il brano che è stato proclamato. Invito ciascuno di voi a fissare (sottolineando, eventualmente, con una penna) la parola o frase che risuona in particolare nel vostro cuore”.

(Lasciare qualche minuto perché ciascuno possa rileggere personalmente il brano).

“Ora che abbiamo letto il testo in modo più approfondito, vi invito a leggere ad alta voce quella parola o frase che vi ha toccato oggi in particolare”.

(Ognuno pronuncia ad alta voce quella parola o frase che ha sottolineato: in questo momento non facciamo risonanze o riflessioni personali sulla Parola, ma rimaniamo nella Parola così come ci è stata consegnata).

Meditazione

“Ora vogliamo approfondire questa Parola, aiutandoci anche con alcuni simboli”.

(L’animatore propone la meditazione con il video “Un Regno differente”. Può anche riprodurre la meditazione al vivo, disponendo dei teli necessari).

Silenzio di meditazione e rispecchiamento

“Dopo aver ascoltato questa Parola, lasciamo qualche minuto di silenzio per riprendere le provocazioni e le domande che sono state poste, e che si trovano nel foglietto che avete ricevuto, affinché la Parola possa entrare nelle nostre vite. In questo momento non andiamo a pensare ad altre meditazioni o idee, ma cerchiamo di entrare nel concreto della nostra esperienza, aiutati dalla meditazione che è stata proposta”.

(Lasciare almeno 10 minuti per consentire a tutti di ripensare alle domande di rispecchiamento e rispondere nel loro cuore. Possono, se desiderano, scrivere sul foglietto che rimarrà personale).



Per la meditazione personale

  1. Altri ti hanno già parlato di me. Autenticità: come agisci, giudichi, parli…? A partire da ciò che tu stesso hai vissuto, o da ciò che senti dire dagli altri?
  2. Il re di altri non mi interessa. Noi, come Pilato, rifiutiamo di entrare nella vita dell’altro pensando che non è nostra competenza? Quanto ti impegni per l’altro?
  3. Dall’essere al fare. Consideriamo e giudichiamo l’altro più per quello che fa che per quello che è? Riusciamo a vedere la profonda identità dell’altro, il suo essere figlio di Dio?
  4. Pilato rappresenta tutti noi che quando vogliamo ottenere una risposta su un argomento e perdiamo la capacità di ascoltare il resto… Potremmo interrogarci sulla nostra capacità di ascoltare veramente l’altro…
  5. Siamo chiamati, insieme a Gesù, a testimoniare la verità, attraverso i gesti che Egli ci ha insegnato. Quanto gli altri, guardandomi, vedono il volto del Padre?
  6. Verità. Siamo della verità, accogliamo la verità, che è la verità dell’amore, del servizio, nella nostra vita, ascoltando la voce del Pastore che ci conduce a ciò?

Condivisione

“Ora che abbiamo riflettuto sulla nostra vita, possiamo condividere. Per questo chiedo di rispettare alcune regole importanti:

– Ognuno condivide ciò che ha pensato e riflettuto, senza essere condizionato da ciò che gli altri condividono;

– Non condivideremo idee ma esperienze, parlando in prima persona;

– Non riprendiamo ciò che l’altro dice, perché l’esperienza di ciascuno è diversa, anche quando sembra simile;

– Ognuno si impegna a non commentare fuori di qui la condivisione dell’altro, perché è un dono prezioso che riceviamo, entrando nella sua vita personale.

Non è necessario condividere la nostra risposta a tutte le domande, anche perché alcune sono più intime. Possiamo vivere liberamente questa condivisione, scegliere alcune delle domande e cercare di essere brevi per dare spazio a tutti”.

(Consentire a tutti, se possibile, di condividere. Aiutare a essere brevi e, soprattutto, che la condivisione riguardi l’esperienza personale e non idee. Se, a causa del tempo, non tutti riescono a condividere, il facilitatore prende nota di chi non ha avuto questa possibilità, per invitarlo a condividere per primo nell’incontro successivo. Lasciare almeno 15 minuti di tempo per la preghiera conclusiva).

Preghiera finale con tecnica immaginativa e simbolo vissuto

(Mettere la candela accesa al centro con il telo rosso, che simbolizza Gesù, ponendo sopra una foto del Suo volto).

“Davanti a noi ora c’è Gesù, simbolizzato con il telo rosso ma anche con questa immagine, che rappresenta il suo volto umano… Questo volto è il volto del Re… del nostro Re… Ti chiedo di chiudere gli occhi e vivere, in questo momento, un incontro personale con Lui”. (Mettere l’audio del CD per le esperienze, N. 8 “Davanti al Re”, lasciando che tutti vivano l’esperienza proposta).

(Dopo la breve visualizzazione) “Abbiamo incontrato il Re con la nostra immaginazione, ma ora ci rendiamo conto che Lui è qui in mezzo a noi… Questa immagine non è Lui, ma ci aiuta a renderlo simbolicamente presente… Lui è il Re. Chiedo a tutti voi, ora, in libertà, di stare di fronte al Re nella posizione che ritenete più opportuna… Puoi inginocchiarti, sederti, inchinarti … mettiti come ti pare, riconoscendo questa Presenza viva qui tra noi … E possiamo vivere qualche momento di preghiera silenziosa davanti al Re”.

(Lasciare che tutti vivano questo momento di preghiera, circa 5 minuti. Se puoi, metti una musica di preghiera. Alla fine, introdurre le preghiere spontanee).

“Ora vogliamo esprimere le nostre preghiere, i nostri ringraziamenti, pensando a questo incontro con Lui, ma anche a questo percorso che abbiamo fatto in questi due mesi… Offriamogli i nostri ringraziamenti anche per le luci che ci ha dato”. (Chiunque può esprimere una preghiera; alla fine introdurre il Padre nostro).

“Uniamoci a una sola voce per rivolgere al Padre la nostra preghiera: Padre nostro…”.

(Concludere con il segno della croce e chiedere a ognuno di dire una parola che riassuma ciò che porta a casa dall’incontro vissuto).

Scarica la scaletta: 08 ANIMATORE – 25 NOVEMBRE



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