Gli ultimi tempi: Già e non ancora (Mc 13,24-32) – PCP Animatore

MATERIALI PER L’INCONTRO:

– Scheda per i partecipanti (p. ) e DVD dell’incontro,

– una candela,

– un telo giallo,

– bigliettini per tutti con parole di luce (vedi allegato p. ).

 



Accoglienza

(Presentazione dei partecipanti nuovi, eventuali notizie… Dare a tutti il foglietto dell’incontro e lasciare a disposizione alcune penne per scrivere le proprie annotazioni).

Segno della croce e un breve momento di preghiera allo Spirito Santo

(Porre una candela accesa al centro, simbolo dello Spirito Santo).

“Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. “Amen”

“Iniziamo il nostro incontro ponendoci davanti alla presenza di Dio… Siamo vicini alla fine dell’anno liturgico; domenica prossima sarà l’ultima domenica, e poi inizierà l’avvento… È tempo di fare una sintesi del nostro cammino, della nostra vita con Dio… Ti chiedo di chiudere gli occhi e ripensare al tuo percorso personale… Come ti ha illuminato lo Spirito Santo in questo viaggio? Quali luci ti ha offerto, per camminare secondo la proposta del vangelo?” (…)

“Se riconosci le luci di Lui in questo cammino, ti chiedo di ringraziarLo in silenzio; se non riesci a trovare queste luci, chiedi, sempre in silenzio, che Si mostri con più luce in modo che tu possa vedere…”(…).

(Lasciare qualche minuto di silenzio, in modo che ognuno possa vivere la preghiera in modo personale. La preghiera condivisa sarà alla fine dell’incontro. Concludere questo momento con un ritornello allo Spirito Santo che tutti conoscono o con la preghiera del Gloria: Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen).

 

“Accogliamo ora la Parola di Dio che ci accompagnerà in questo incontro”.

Lettura del Vangelo (Mc 13,24-32)

(Qualcuno legge il testo dal foglietto che hanno ricevuto. In questo caso, diamo la preferenza al foglietto rispetto alla Bibbia, in modo che tutti possano accedere alla stessa traduzione usata nella liturgia).

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«In quei giorni, dopo quella tribolazione,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.

Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.

Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.

In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.

Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».

Introduzione alla lettura personale

“Vogliamo che questa Parola tocchi profondamente ognuno di noi. Pertanto, ora, faremo alcuni istanti di silenzio, in modo che ognuno possa rileggere il brano che è stato proclamato. Invito ciascuno di voi a fissare (sottolineando, eventualmente, con una penna) la parola o frase che risuona in particolare nel vostro cuore”.

(Lasciare qualche minuto perché ciascuno possa rileggere personalmente il brano).

“Ora che abbiamo letto il testo in modo più approfondito, vi invito a leggere ad alta voce quella parola o frase che vi ha toccato oggi in particolare”.

(Ognuno pronuncia ad alta voce quella parola o frase che ha sottolineato: in questo momento non facciamo risonanze o riflessioni personali sulla Parola, ma rimaniamo nella Parola così come ci è stata consegnata).

Meditazione

“Ora vogliamo approfondire questa Parola, aiutandoci anche con alcuni simboli”.

(L’animatore propone la meditazione con il video “Gli ultimi tempi: già e non ancora”. Può anche riprodurre la meditazione al vivo, disponendo dei teli necessari).

Silenzio di meditazione e rispecchiamento

“Dopo aver ascoltato questa Parola, lasciamo qualche minuto di silenzio per riprendere le provocazioni e le domande che sono state poste, e che si trovano nel foglietto che avete ricevuto, affinché la Parola possa entrare nelle nostre vite. In questo momento non andiamo a pensare ad altre meditazioni o idee, ma cerchiamo di entrare nel concreto della nostra esperienza, aiutati dalla meditazione che è stata proposta”.

(Lasciare almeno 10 minuti per consentire a tutti di ripensare alle domande di rispecchiamento e rispondere nel loro cuore. Possono, se desiderano, scrivere sul foglietto che rimarrà personale).



Per la meditazione personale

  1. I colori degli ultimi tempi. Guardiamo alla nostra vita: sarà che la nostra vita si colora, molto o poco, di nero e di rosso?
  2. La luce è più forte. Oggi possiamo sperimentare la luce che brilla nelle tenebre, la luce che esiste anche se insieme alla sofferenza e al dolore… Riconosci, nella tua vita, segni della luce?
  3. Unità piena. Anche tu ti senti perduto, diviso, lontano da Dio e dagli altri? Tu riconosci dentro di te quest’anelito all’unità? Hai sperimentato nella tua vita l’unità con gli altri, quell’unità che Dio sempre offre nella misura in cui rimaniamo uniti a Lui?
  4. Relazione vita-morte. Viviamo nella nostra vita l’esperienza della relazione tra la vita e la morte? Sappiamo unire le due dimensioni?
  5. Le parole che non passano. Le tue parole sono di luce o sono parole che distruggono?

Condivisione

“Ora che abbiamo riflettuto sulla nostra vita, possiamo condividere. Per questo chiedo di rispettare alcune regole importanti:

– Ognuno condivide ciò che ha pensato e riflettuto, senza essere condizionato da ciò che gli altri condividono;

– Non condivideremo idee ma esperienze, parlando in prima persona;

– Non riprendiamo ciò che l’altro dice, perché l’esperienza di ciascuno è diversa, anche quando sembra simile;

– Ognuno si impegna a non commentare fuori di qui la condivisione dell’altro, perché è un dono prezioso che riceviamo, entrando nella sua vita personale.

Non è necessario condividere la nostra risposta a tutte le domande, anche perché alcune sono più intime. Possiamo vivere liberamente questa condivisione, scegliere alcune delle domande e cercare di essere brevi per dare spazio a tutti”.

(Consentire a tutti, se possibile, di condividere. Aiutare a essere brevi e, soprattutto, che la condivisione riguardi l’esperienza personale e non idee. Se, a causa del tempo, non tutti riescono a condividere, il facilitatore prende nota di chi non ha avuto questa possibilità, per invitarlo a condividere per primo nell’incontro successivo. Lasciare almeno 15 minuti di tempo per la preghiera conclusiva).

Preghiera finale con tecnica immaginativa e simbolo vissuto

(Mettere la candela accesa al centro del gruppo e intorno a essa  un telo giallo. Sul tessuto distribuire biglietti con parole di luce, che sono stati preparati in anticipo).

“Abbiamo messo questo telo giallo come sintesi del nostro incontro di oggi, che si è concluso con la luce, le parole di luce. Oggi vogliamo lasciarci riempire dalle parole di luce, dalle parole che Dio ci ha detto e che “ci fanno”, costruiscono, fanno crescere. Possiamo quindi, uno alla volta, avvicinarci e prendere una di queste parole che ci vengono consegnate oggi, e poi possiamo sederci e ricevere, con apertura, la Parola di Dio per noi ”

(Consentire a tutti di prendere uno dei biglietti, quindi continuare:).

“Questa Parola che riceviamo certamente ci dà tanta speranza… ma vogliamo, ancora una volta, sperimentare l’esperienza di essere raggiunti personalmente da Gesù. Quindi possiamo chiudere gli occhi”. (Mettere l’audio “Parole che costruiscono”, lasciando a tutti vivere l’esperienza proposta).

(Dopo la breve visualizzazione) “Questa Parola che Dio ci ha dato è la stessa parola che Dio ci manda ad annunciare con la nostra vita. Ora possiamo, in libertà, fare una preghiera che nasce nel cuore da ciò che abbiamo sperimentato”.

(Lascia che tutti – chiunque – si esprimano, poi introdurre il  Padre nostro).

“Essere, con la nostra vita, una Parola che costruisce non è facile. Preghiamo quindi il Padre affinché, nella sua bontà, ci aiuti a realizzare questa Parola in noi. Padre nostro… “.

(Concludere con il segno della croce e chiedere a ognuno di dire una parola che riassuma ciò che porta a casa dall’incontro vissuto).

Scarica la scaletta per la stampa: 07 ANIMATORE – 18 NOVEMBRE



 

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