02. II Domenica di Avvento Anno C

Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesa­re, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea. Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto.

Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia:

«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».  (Lc 3,1-6)



Parte 1
NELLA STORIA UNIVERSALE,
LA SCELTA DI UN “PICCOLO”

1. Una storia reale, di ricchi e potenti…

Nell’anno quindicesimo: dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa:

Schematizzazione: 7 Teli CON COLORI FORTI: i Potenti, nominati ad uno ad uno: potere religioso, potere politico, potere economico…

Ci troviamo davanti non ad una favola, non a una storiella qualsiasi, ma a qualcosa che fa parte della storia. Luca si situa chiaramente nel tempo, siamo nell’anno 15 dell’imperio di Tiberio Cesare. E nomina alcuni personaggi ben famosi, che vogliamo qui rendere presenti simbolicamente (porre i teli, mentre li si nominano

I POTENTI DEL TEMPO…

Ci tiene, Luca, a dimostrare (già allora!) che non è corso dietro a delle favole ma che l’annuncio si fonda su solide basi. La descrizione della situazione geo-politica del tempo della predicazione del Battista ci lascia stupiti, noi figli di Dan Brown, e ci dice ancora e ancora che non corriamo dietro a delle favole.

…C’entrano per costringerti a credere che la Parola di Dio scende sempre su uomo che abita con coraggio la storia e il luogo in cui vive. E se non ti bastasse fra qualche giorno Dio stesso diventerà storia. Uomo: carne, passi, sudore, paura, cibo, carezze, urla, pani moltiplicati, profumo di pesci arrostiti.

la parola di Dio

PIU FORTE DI OGNI POTERE, PAROLA CHE CREA, POTENTE, EFFICACE, CHE CREA IL MONDO, MODIFICA LA STORIA…

venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.

NON SI CURA DEI POTENTI MA SCEGLIE UN UOMO SEMPLICE, SEGNATO DA DIGIUNO E STENTI, IN UN LUOGO CHE RICHIAMA PRIVAZIONE.

Questo uomo diventa ricettacolo della Parola di Dio, lui parla con le Sue parole, Voce che esprime una Parola che già esiste e che per questo piano piano diventerà temuto… e questo gli costerá la vita… Ricordiamo la testa di Giovanni Battista su un vassoio d’argento…

Un uomo semplice che, rivestito della forza della Parola, viene temuto. Perché portatore di qualcosa di soprannaturale che nessun potere può combattere…

 

Telo bianco: Giovanni, uomo semplice, povero, che digiuna, che vive di stenti…

 

Telo oro: la Parola di Dio, posta simbolicamente su Giovanni: sceglie lui, non i potenti. Nella logica che sarà sempre la logica di Dio: la scelta dei piccoli. La Parola sarebbe arrivata molto prima se fosse scesa sull’Imperatore… lettera circolare e obbligo a tutti di convertirsi… invece, anche qui, come dirà qualche anno dopo San Paolo… Dio ha scelto la stoltezza della predicazione. Una Parola che si dice e si propone, non si impone. Una parola che chiede un ascolto, che può essere dato o meno. Una parola che lascia liberi.

Davanti: Telo marrone: l’umanità:

Guardata dai potenti come cosa da dominare, da usare per il proprio comodo…

Guardata da Giovanni con occhi di compassione, desiderosi che possa incontrare la Verità…

Da una parte il potere, che significa imposizione.

Dall’altra la Parola, che dona libertà.



Rispecchiamento

ANCHE OGGI… c’è un Trum, una Merkel, un Putin, o un Salvini… e ci sono anche Vescovi, Cardinali…  e ci sono io, ci sei tu, con la tua povertà, semplicitá, inadeguatezza… Eppure la logica è sempre la stessa: dove arriva la Parola del Signore? Sarà che si posa sui Grandi della Storia o sui piccoli che ricercano, giorno dopo giorno, la Sua volontà?

GIOVANNI  BATTISTA è innanzitutto questo: un umile ricettacolo della Parola. L’ha lasciata entrare in lui, l’ha lasciata agire, le ha dato voce… contrastando quei grandi poteri del tempo.

Ma la Parola continua a scendere anche oggi sui semplici, su te, su noi… e ci chiede di darLe voce, di renderla “vivente” nelle nostre parole, di “usarci” perché arrivi come Parola di consolazione, di incoraggiamento, o anche di correzione contro il male…

 

Rispecchiamento – SIMBOLO VISSUTO:

(musica di fondo).

Passiamo tra noi il telo della Parola, e ognuno associa un fatto della sua vita in cui si è sentito, come Giovanni, ricettacolo della Parola, ha sentito di dover “dare voce” alla Parola consolando, incoraggiando o anche correggendo… Esprimiamo l’emozione che sentiamo nel ripensare a quel fatto.

 

Parte II:
NELLA REGIONE DEL GIORDANO

Egli percorse tutta la regione del Giordano

Giovanni si è sentito così, con questa forza dentro. E sospinto da questo fuoco parte, e

A piedi, non come noi che ci spostiamo da una parte all’altra del mondo in poche ore, cerca di raggiungere ogni luogo, dalle grandi città ai piccoli borghi e villaggi… PERCORSE TUTTA LA REGIONE DEL GIORDANO.

IL Giordano ovviamente è fortemente simbolico. L’acqua, segno della vita, segno della purezza, possibilità di purificazione.

Giovanni non si allontana dal Giordano. Ha scoperto la forza di quell’acqua e non la lascia.



Alla forza della Parola aggiungiamo quindi un’altra forza, quella dell’acqua (aggiungere il telo azzurro vicino a Giovanni). La cosa più semplice del mondo diventa per lui l’Arma più potente. E Giovanni non va in altre regioni, rimane là, in ogni angolo di questa regione, ma la forza della sua predicazione raggiunge ogni angolo della Giudea. DA ogni parte vengono da lui, a vedere, toccare e lasciarsi toccare dal quell’acqua

MA CONOSCIAMO UN PO’ QUESTO FIUME.

Il Giordano nasce dal Monte Hermon (2700 m) in Israele al confine con Libano e Siria, è lungo 320 km e subito dopo la sorgente abbandona il Libano per scorrere verso meridione e segnare il confine tra Israele e Cisgiordania, a ovest, e Siria e Giordania, a est. Nasce dalla congiunzione dei fiumi HasbaniBanyas e Dan. Raggiunge il Lago di Tiberiade (o di Genezareth, biblico Mare di Galilea) e sfocia nel Mar Morto, a 397 m circa sotto il livello del mare, percorrendo la vallata del Gohr, scorrendo in una fossa tettonica collegabile al sistema di fosse dell’Africa orientale.

Un fiume lungo 320 km (il Po è 652 km) ma, pur essendo piccolo, nasce a 2700 metri e scende a 397 sotto il livello del mare… Il punto più basso della terra! Simbolicamente, questo fiume parte dall’alto per arrivare alla profonditã… così quell’acqua desidera entrare e raggiungere tutte le profondità e le bassezze del’uomo.

Simbolizzare con telo verde coperto poi da telo nero.

Ma ancora di piú quel fiume agli israeliti diceva qualcosa. La vallata che lo ospita è paragonata al giardino dell’Eden, ancora di più proprio li sorgevano le città di Sodoma e Gomorra, città che sono state distrutte da Dio per la vita dissoluta di tutti e per aver abbandonato non solo il culto a Dio ma le sue leggi di convivenza civile e di fratellanza…

Insomma, quel luogo, ricordo del peccato di Adamo ed Eva… ricordo del peccato di Sodoma e Gomorra… Diventa il luogo del perdono, il luogo dove a chi desidera, liberamente, è data la libertà di ritornare a Dio.

Quindi Giovanni va, dice la Parola, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.

TUTTI SIAMO INVITATI A SCENDERE NELLA NOSTRA SODOMA O GOMORRA, NEL NOSTRO PARADISO DOVE ABBIAMO PECCATO ED ACCOGLIERE IL FIUME DI GRAZIA. Per raggiungere il fiume di grazia dobbiamo ripercorrere la terra bruciata. La misericordia puo avvenire solo dove c’è ed è riconosciuto il peccato.

“La dove ha abbondato il peccato ha sovrabbondato la grazia”


Rispecchiamento

Cosa può significare per me andare al Giordano? Forse ridiscendere nel luogo del peccato e affidarci alla misericordia di Dio! Quale peccato devi riprendere in mano e riconoscere per ricever misericordia?

 

 

 

 


PARTE III:
ILCOMPIMENTO DI UNA PROFEZIA

Poi viene nominato un oracolo, cioè una profezia, di un profeta che ascolteremo molto spesso nel tempo di Avvento: Isaia.

 com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:
«Voce di uno che grida nel deserto:

Giovanni è la Voce che grida, che da suono alla Parola, con tutto se stesso.

Nel deserto: ricordava l’Esodo, dove il popolo è stato condotto per una via che il Signore ha spianato fino alla terra promessa.

Ma Isaia si rivolge ad un popolo che è in Esilio, e il suo riferimento è proprio che il Signore ricondurrà il popolo alla sua terra, ricompiendo un altro ritorno. Dice di preparare nel deserto una via.

Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».

Solo Luca riporta questi ultimi versetti, perché per lui sono importanti. Luca è l’evangelista della salvezza universale, della salvezza per ogni uomo….

Preparate, raddrizzate: verbi attivi.

Sarã riempito, abbassato, spianato… L’azione è di Dio.

Se tu cerchi di preparare la via al Signore, poi lui la spianerà per te.

Per dirti che è importante il tuo impengo e la tua libera scelta… ma poi lui ti aiuta e ti viene incontro.

COME PUOI TU RADDRIZZARE LA VIA? QUALE PASSO DEVI FARE?



Un’opera imponente e gioiosa, e a portarla a compimento sarà Co­lui che l’ha iniziata. L’esito è cer­to, perché il profeta assicura «Ogni uomo vedrà la salvezza». O­gni uomo? Sì, esattamente que­sto: ogni uomo. Dio viene e non si fermerà davanti a burroni o montagne, e neppure davanti al mio contorto cuore. Raggiungerà ogni uomo, gli porrà la sua Paro­la nel grembo, potenza di parto di un mondo nuovo e felice, dove tutto ciò che è umano trovi eco nel cuore di Dio.


PREGHIERA CONCLUSIVA

PREGHIERA FINALE AFFIDANDO PROPRIO QUESTO PASSO, COME IMPEGNO PER QUESTA SETTIMANA.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *