Un incontro che cambia la vita (Mc 10,46-52) – PCP Animatore

MATERIALI PER L’INCONTRO:

– Scheda per i partecipanti e DVD dell’incontro.
–  Una candela
– Un telo rosso
– Ceri per tutti i partecipanti




Accoglienza

(Presentazione dei partecipanti nuovi, eventuali notizie… Dare a tutti il foglietto dell’incontro e lasciare a disposizione alcune penne per scrivere le proprie annotazioni).

Segno della croce e un breve momento di preghiera allo Spirito Santo

(Accendere una candela e porla nel mezzo, per rappresentare simbolicamente la presenza dello Spirito Santo).

“Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. “Amen”

“Iniziamo questo incontro entrando in relazione con lo Spirito Santo. Oggi il Vangelo parla di un incontro che cambia la vita… possiamo, ogni giorno, riconoscere Dio che viene ad incontrarci e guidarci su nuovi, inaspettati sentieri… Vi chiedo di chiudere gli occhi… e di pensare alla propria vita… a questo giorno… Dio è passato? Hai sentito la sua voce? Ti ha dato una luce speciale per vedere meglio la tua strada, la tua vita? “(…)

“Se riconosci questa Sua presenza, oggi, ti invito a ringraziarlo, nel silenzio del tuo cuore; se non trovi nella tua memoria questa Sua azione, chiedi, sempre nel silenzio, che ti parli ancora più forte, per poter ascoltare oggi la sua voce” (…).

(Lasciare qualche minuto di silenzio, in modo che ognuno possa vivere la preghiera in modo personale. La preghiera condivisa sarà alla fine dell’incontro. Concludere questo momento con un ritornello allo Spirito Santo che tutti conoscono o con la preghiera del Gloria: Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen).

 

“Accogliamo ora la Parola di Dio che ci accompagnerà in questo incontro”.

Lettura del Vangelo (Mc 10,46-52)

(Qualcuno legge il testo dal foglietto che hanno ricevuto. In questo caso, diamo la preferenza al foglietto rispetto alla Bibbia, in modo che tutti possano accedere alla stessa traduzione usata nella liturgia).

In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».

Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».

Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.

Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

Introduzione alla lettura personale

“Vogliamo che questa Parola tocchi profondamente ognuno di noi. Pertanto, ora, faremo alcuni istanti di silenzio, in modo che ognuno possa rileggere il brano che è stato proclamato. Invito ciascuno di voi a fissare (sottolineando, eventualmente, con una penna) la parola o frase che risuona in particolare nel vostro cuore”.

(Lasciare qualche minuto perché ciascuno possa rileggere personalmente il brano).

“Ora che abbiamo letto il testo in modo più approfondito, vi invito a leggere ad alta voce quella parola o frase che vi ha toccato oggi in particolare”.

(Ognuno pronuncia ad alta voce quella parola o frase che ha sottolineato: in questo momento non facciamo risonanze o riflessioni personali sulla Parola, ma rimaniamo nella Parola così come ci è stata consegnata).




Meditazione

“Ora vogliamo approfondire questa Parola, aiutandoci anche con alcuni simboli”.

(L’animatore propone la meditazione con il video “La prospettiva del dono”. Può anche riprodurre la meditazione al vivo, disponendo dei teli necessari).

Silenzio di meditazione e rispecchiamento

“Dopo aver ascoltato questa Parola, lasciamo qualche minuto di silenzio per riprendere le provocazioni e le domande che sono state poste, e che si trovano nel foglietto che avete ricevuto, affinché la Parola possa entrare nelle nostre vite. In questo momento non andiamo a pensare ad altre meditazioni o idee, ma cerchiamo di entrare nel concreto della nostra esperienza, aiutati dalla meditazione che è stata proposta”.

(Lasciare almeno 10 minuti per consentire a tutti di ripensare alle domande di rispecchiamento e rispondere nel loro cuore. Possono, se desiderano, scrivere sul foglietto che rimarrà personale).

 

Per la meditazione personale

  1. Nella folla che segue Gesù. Un giorno sei partito nel viaggio per seguire Gesù. Perché? E ora, oggi, perché continui a seguirLo? Cosa ti aspetti da lui?
  2. Identità. A chi appartieni oggi? Chi costruisce la sua identità, oggi; chi è il tuo riferimento?
  3. Carenza. Cosa manca alla tua vita? Qual è la tua parte “oscura”, senza luce?
  4. Postura. Stai “camminando” o “stai seduto ai margini”, oggi?
  5. Spazio. Sei nell’atteggiamento di andare incontro all’altro o ti aspetti che gli altri vengano da te? Sei in grado di fare il primo passo verso l’incontro? O ti chiudi?
  6. Tempo Cosa stai attendendo? Qual è la tua speranza?
  7. Un Dio che passa. Senti la voce di Dio che passa nella tua vita? Cosa devi lasciare per poter andare libero incontro a Lui?
  8. Allontanare o avvicinare. In relazione ad altri che hanno bisogno di Dio, io sono chi cerca di abbattere la speranza o colui che la riaccende e incoraggia?

Condivisione

“Ora che abbiamo riflettuto sulla nostra vita, possiamo condividere. Per questo chiedo di rispettare alcune regole importanti:

– Ognuno condivide ciò che ha pensato e riflettuto, senza essere condizionato da ciò che gli altri condividono;

– Non condivideremo idee ma esperienze, parlando in prima persona;

– Non riprendiamo ciò che l’altro dice, perché l’esperienza di ciascuno è diversa, anche quando sembra simile;

– Ognuno si impegna a non commentare fuori di qui la condivisione dell’altro, perché è un dono prezioso che riceviamo, entrando nella sua vita personale.

Non è necessario condividere la nostra risposta a tutte le domande, anche perché alcune sono più intime. Possiamo vivere liberamente questa condivisione, scegliere alcune delle domande e cercare di essere brevi per dare spazio a tutti”.

(Consentire a tutti, se possibile, di condividere. Aiutare a essere brevi e, soprattutto, che la condivisione riguardi l’esperienza personale e non idee. Se, a causa del tempo, non tutti riescono a condividere, il facilitatore prende nota di chi non ha avuto questa possibilità, per invitarlo a condividere per primo nell’incontro successivo. Lasciare almeno 15 minuti di tempo per la preghiera conclusiva).

Preghiera finale con tecnica immaginativa e simbolo vissuto

(Mettere la candela accesa e il telo rosso che rappresenta Gesù in mezzo del gruppo. Vicino, un cesto com delle candele per tutti).

“Mettiamo in mezzo a noi questo telo rosso, che rappresenta simbolicamente Gesù… Lui è passato nella vita del cieco, e vuole passare nella tua vita, oggi… Ti invito allora a chiudere gli occhi e a sperimentare, per un momento, ciò che abbiamo appena meditato”.

(Mettere l’audio  N. 4 “Gesù sta passando “, permettendo a tutti di vivere l’esperienza proposta).

(Dopo la breve immaginazione) “Vi invito, alla fine di questo incontro, se lo desiderate, a vivere questo gesto. Se hai riconosciuto che Dio ha acceso una luce nella tua vita oggi… avvicinati a Gesù, prendi una candela e accendila alla candela che gli è vicina… e così facendo, puoi esprimere una preghiera a Gesù, ringraziandoLo per la luce che ti ha dato “.

(Lasciare che tutti – chi lo desidera – vivano il gesto. Alla fine, se possibile, spegnere le luci).

“Queste luci che sono nelle nostre mani, insieme, illuminano molto. Possiamo sollevarle, alzare le braccia… affinché tutti possano vedere la nostra luce personale, la nostra testimonianza di vita… e con questa consapevolezza e desiderio di mostrare la luce a tutto il mondo, preghiamo insieme il Padre: Padre nostro…”.

(Concludere con il segno della croce e chiedere a ognuno di dire una parola che riassuma ciò che porta a casa dall’incontro vissuto. Alla fine si possono spegnere le candele).

Scarica la scheda04 ANIMATORE – 28 OTTOBRE




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