INTRODUZIONE

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Per un’autentica esperienza di condivisione con i bambini diversamente abili

         I suggerimenti per il coinvolgimento dei bambini diversamente abili non hanno alcuna pretesa di essere esaustivi, ma intendono offrire solo uno spunto per stimolare la creatività sia di chi costruisce le fasi dell’incontro sia di chi è chiamato a viverle e, soprattutto, a condividerle. Dato che le abilità “altre” presentano esigenze particolari e manifestazioni tra loro diversisssime, ciò che ci si propone in questa sede è dare delle semplici indicazioni per facilitare, da un lato, la partecipazione del bambino e, dall’altro, di consentire al gruppo di entrare in sintonia con chi si esprime e comunica in modo altro.

         Il bibliodramma si basa su un metodo espressivo ed esperienziale, quindi la finalità di queste proposte è unicamente quella di rendere arricchente quel momento di incontro con la Parola per TUTTI i partecipanti. La Parola è Dabar, forza trasformante ed efficace; la Parola è Gesù che si dona e ti cerca nel tuo quotidiano, interpellandoti, con dolcezza, ma anche con forza. “Abitare la Parola” e “lasciarsi abitare dalla Parola” costituiscono le linee guida di questo lavoro, maturato anche alla luce di esperienze personali a fianco di bambini e ragazzi “speciali”, dove la Grazia di Dio trova modi altri per esprimersi, sorprendendo e portando la tua anima a scorgere quella Tenerezza divina che spesso noi “normodotati” non riusciamo a vedere, perché troppo presi dalla frenesia quotidiana.

         Quattro sono i punti cardine sui quali si basa l’azione messa in atto per la condivisione ed il coinvolgimento dei bambini con modalità espressive, cognitive, emotive altre:

  • La chiarezza della richiesta;
  • Stimolare un atteggiamento attivo e partecipe;
  • Fornire uno schema semplice e facilmente decodificabile oltre che ripetibile a seconda delle necessità;
  • Utilizzare materiali caratterizzati da facilità d’uso e semplice reperibilità.

Se la finalità dell’incontro con la Parola è vivere un’esperienza di empatia, ossia non il saper riprodurre ciò che il testo dice, ma entrare in un’esperienza trasformante (nel senso della metanoia), è quanto mai necessario trovare dei canali comunicativi attraverso linguaggi creativi e concreti alla portata di TUTTI.

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